Gemma Galgani (Lucca, 12 marzo 1878 – Lucca, 11 aprile 1903) è stata una mistica italiana venerata come santa dalla Chiesa cattolica. È nota per le sue esperienze mistiche, che includono estasi, visioni e stimmate.
Gemma perse entrambi i genitori in giovane età e dovette affrontare molte difficoltà finanziarie. Nonostante ciò, mantenne una profonda fede religiosa.
Le sue esperienze mistiche iniziarono all'età di vent'anni e divennero sempre più intense. Riferì di avere conversazioni con Gesù, la Vergine Maria e il suo angelo custode. Le sue stimmate, che si manifestavano periodicamente, la portavano a sanguinare nelle mani, nei piedi e nel costato, riproducendo le ferite di Cristo durante la Passione.
La sua vita fu caratterizzata da una profonda devozione al Sacro Cuore di Gesù e dalla pratica della penitenza.
Morì di tubercolosi all'età di 25 anni. Fu canonizzata da Papa Pio XII nel 1940. La sua festa liturgica si celebra l'11 aprile. È considerata la santa patrona degli studenti, dei farmacisti e delle persone che soffrono di malattie alla colonna vertebrale.
I suoi scritti, in particolare le sue lettere al suo padre spirituale, Monsignor Germano Ruoppolo, forniscono preziose informazioni sulla sua vita spirituale e sulle sue esperienze mistiche. Questi scritti sono stati oggetto di studio e riflessione per molti teologi e studiosi.
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